sabato 2 maggio 2009

GRAN TORINO



C’è un funerale e c’è Walt Kowalski che grugnisce di fronte ai suoi. Tre generazioni a confronto, due non riescono a comunicare con la prima.Walt Kowalski è un reduce della Guerra di Corea. Una volta tornato ha lavorato alla Ford e ha comprato una Ford, più precisamente una Ford Gran Torino. Dollari Americani per una macchina americana. I figli non hanno il suo stesso attaccamento alla patria e i nipoti sono i tipici ragazzini viziati senza rispetto. Non sembra andargli bene neppure con i vicini di casa, essendo ormai circondato da cinesi Hmong, ai quali regala sguardi carichi di disprezzo. Ormai gli americani sono andati a vivere in altri quartieri.Tuttavia, senza troppa invadenza, una ragazza e suo fratello riescono ad entrare nel cuore di quel vecchio orso e a fargli conoscere e quindi capire ed apprezzare quella comunità.Lentamente Kowalski si riconcilia con se stesso e con ciò che lo circonda, cerca di dare un’(ultima) opportunità al figlio che è troppo occupato per ascoltare e poi, con la freddezza di chi è arrivato consapevolmente alla fine di un percorso, va per accendersi la sigaretta della giustizia, una sigaretta che cadrà con lui e, probabilmente, anche con una lacrima sul vostro viso.

È un bellissimo film con un finale che non ti aspetti.

6 commenti:

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

non ti lo aspetavi il finale? Dai...

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Ho guardato il video ed è molto divertente ascoltare Clint Easwood parlare l'italiano! eh eh eh

Anna ha detto...

Non sapevi che Clint Easwood parlava anche Italiano

Reyjam ha detto...

Dev'essere un bel film e tutti quelli che conosco che l'hanno visto hanno detto che è strepitoso.

Reyjam.

Anonimo ha detto...

noi siamo abituati ........a lavorato spesso nei film di sergio leone

Unknown ha detto...

Io invece non mi aspettavo di trovare la mia recensione copiata e incollata senza link al mio blog...
http://www.misskonline.com/2009/03/21/gran-torino-clint-eastwood/