venerdì 12 ottobre 2007

IL SISTEMA EDUCATIVO SPAGNOLO

”ROMA. Già da quest’anno torneranno gli esami di riparazione nelle scuole. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha firmato il decreto sulle nuove modalità di recupero dei debiti formativi nelle scuole secondarie superiori.Entro il 31 agosto, o comunque non oltre la data di inizio del nuovo anno scolastico, le scuole dovranno organizzare corsi di recupero (tenuti dagli stessi docenti della scuola o anche da soggetti esterni) egli studenti, al termine dei corsi, saranno sottoposti a verifiche finali per dimostrare di aver superato i debiti scolastici, con promozione o bocciature. Ciò per evitare che vengano promossi alle classisuccessive studenti che hanno insufficienze in una o più materie. “Quarantadue studenti su cento - ha detto il ministro Fioroni in una conferenza stampa – vengono ammessi con debito alla classe successiva, solo 1 su 4 lo recupera, ma gli altri vanno avanti comunque. Sarebbe imperdonabile - ha osservato Fioroni -prendere atto di questa situazione e non fare nulla. Per questo ho deciso di stabilire una data, il 31 agosto, e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico, per accertare di aver colmato le lacune.Le scuole organizzeranno corsi e faranno verifiche anche durante tutto l’anno, ma l’ultima chiamata dovrà essere fatta prima che ricomincino le lezioni: chi ha saldato andrà avanti, chi ha bisogno di più tempo si fermerà”.



Oggi voglio iniziare un dibattito sul sistema educativo spagnolo.
Secondo me abbiamo il peggio sistema educativo europeo e ogni volta che qualcuno prova a fare qualcosa, dicendo noi che è per migliorarlo, diventa più difettoso.

Su la primaria non ho nulla a dire, è abbastanza buona, ma l’ESO è stato l'errore più difettoso che si è commesso nel sistema educativo spagnolo. Da una parte il fatto che si possa andare da un corso all’altro senza avere bisogno d’approvare e, d’una altra, il fatto che sia obbligatorio, ha fatto che invece di fomentare lo sforzo e la eccellenza, abbiamo fomentato la cultura del dolce far niente e la perdita di rispetto a l’insegnante. Il fato che sia obbligatorio fine alle 16 anni, ha fatto che le aule da terzo e quarto d’ESO abbiano diventato insopportabile per insegnanti ed studenti, poiché i ragazzi sono più o meno maneggevoli fine alle 14 anni, dopo già non.
Da un’altra parte siamo stati cosi tempo discutendo su se facciamo due o tre ore de spagnolo, se la religione dove o non essere valutabile, se è costituzionale o non fare che i ragazzi fanno Educazione per la Cittadinanza, è nessuno si è meditato perché i nostri ragazzi sono gli studenti peggiori d’Europa e perché ci sono ogni giorno di meno studenti a quinto di liceo superiore.
Boh! Questo ultimo non é completamente vero, alcuno ha pensato che dovessimo avere un po’ più de studenti in liceo e decidesse che la soluzione é distruggere anche il liceo e lasciare che gli studenti, senza essere promosso gli esami, possono andare da un corso all’altro .
Tutto questo senza parlare de l’insegnamento degli idiomi, ¿come può essere che un ragazzo spenda 15 anni imparando l’inglese e poi finisca la scuola senza sapere inglese?
Signori politici: ¿Ma in quale matrix vivono?

8 commenti:

Fina Llorca ha detto...

Ci metti davanti un argomento complicato, Annina.

Apparte che noi non siamo politici e che alla scuola ed alla possibilità di imparare, ci crediamo, no? ...Per quello ci siamo trovati/e in una scuola e cerchiamo d'imparare prima che passino 15 anni.

Io sono convinta che il problema della scuola sia un problema sociale, di valori che vanno oltre la scuola. Qual è il valore di soldi, il valore del successo (cos'è il successo).
Qual è il luogo della Tv (lo spettacolo continuo subito in modo passivo) nelle nostre vite ecc.

Chiedere ai "signori politici" la soluzione di tutte queste contraddizioni è... eccessivo. Mi spiego?

Te l'avevo detto che il discorso era complesso! Comunque, sì... il problema è grave e bisogna porselo...

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Per dare risposta a la domanda d’ina su che cosa è il successo, mi piace molto la definizione di Sir Winston Churchill: Successo è andare di fiasco in fiasco senza perdere l’entusiasmo.
E sono convinta che Anna ha ragione: il sistema educativo spagnolo è pessimo! E i colpevoli siamo tutti, ma specialmente i politici che non vogliono altra cosa che mantenere la sua poltrona e non sono presti a impiantare delle norme che può dispiacere i votanti.

Il trio Lalala ha detto...

Avete ragione! Il sistema spagnolo è pessimo! Forze il sistema a Cataluñia è un po’ diverso dal sistema "spagnolo". Io non sapevo che solo avete 3 ore di spagnolo in scuola! So che nessun sistema è perfetto, ma si veddiamo cosa fanno in Germania e nel Regno Unito, credo che possiamo cambiare cose del nostro sistema. Anch'io non puo capire come in scuola abbiamo inglese e/o francese ma non possiamo parlare la(le) lingue alla fine. In Germania per essempio gli studenti sono brave in lingue! In Inghilterra per essempio non si deve imparare tutto ma sultanto il lavoro in gruppo.
Siccome ho studiato "fuori", può dire che la Spagna potrebbe "imparare" mólto da altri paesi.

Anna ha detto...

Io non ho la voglia di dire che la responsabilità di tutto è dei politici, nemmeno voglio che loro risolvano tutti i miei problemi, tra altro perché sono liberale e pertanto, sono sostenitore dello stato minimo. Il mio desiderio è che lo stato si mette minimamente nella mia vita privata, ma sí domando spiegazioni a loro di quello che sono esclusivamente responsabili, tra altro dei progetti di studio, che sono responsabilità esclusiva di loro.
Nel tuo commento hai mescolato tanti concetti, forse non ho saputo spiegarmi bene nel mio italiano di principiante.
Questi stessi problemi sociali esistono in tutta l’Europa e nonostante il livello dell’istruzione non é lo stesso in tutte le nazioni, noi abbiamo il peggio. I valori è qualcosa che dobbiamo insegnare i genitori e lo facciamo meglio o peggio, conforme sappiamo. La TV è anche in tutte le nazioni e già c’era quando noi eravamo studenti e, nonostante, c’erano dei progetti di studio migliori ed i risultati c’erano migliori. Premiare lo sforzo e l’eccellenza è qualcosa che compete alla scuola e pertanto ai politici e, giustamente, questo non è quello che oggi s’insegna nei licei. La manca di mezzi perché l’insegnate abbia l’autorità nella classe è anche competenza dei leggi che promuovono i politici. Che si può andare d’un corso a l’altro con debiti formativi e non esistono gli esami di riparazione, è anche della sua competenza.
Riguardo a gli idioma giustamente quello che ho detto è che si nella scuola officiale d’idiomi si può imparare bene una lingua tra 5 anni, perché nella scuola spendono 15 anni facendo inglese e finiscono senza sapere niente?. La scuola officiale d’idiomi non è un esempio per definire il sistema educativo spagnolo.
Dare i soldi agli studenti per motivargli allo studio, come propone Chaves, non credo sia quello di meglio per l’educazione.

Il trio Lalala ha detto...

Anna, sei veramente brava! Veramente mi sembra molto difficile scrivere tutto quello che voglio dire su questo "problema", ma tu hai scritto un sacco di cose!!

Fina Llorca ha detto...

Per Dindirindina, Anna, questo sarebbe un italiano da principiante? Così mi scoraggi la classe intera!

Sorrisi e... mi toglierei il cappello se ce l'avessi su!

Anna ha detto...

Non sono specialmente brava, scrivere tutto questo da me, con i verbi italiani ed il dizionario è facile. Ho bisogno d’una conoscenza della lingua che non ho, delle espressioni, degli accordi, e tutto quello che dobbiamo imparare in classe e leggendo. Ma, adesso facciamo secondo. Aspetta un po’ e già vedrai

Afronauta ha detto...

O sistema educativo espanhol? Nem queiras conhecer o português!...