domenica 29 novembre 2009

IL FALSO ECOLOGISMO



Questa settimana è uscito nei giornali la notizia che un hacker era entrato nel computer server della British University, uno dei principali centri d’investigazione britannici sul cambiamento climatico. Questo dimostrerebbe che climatologi inglesi ed americani hanno cospirato per manipolare i dati climatici ed esagerare l’influenza dell’uomo.

Quelli che abbiamo un po’ di memoria ricordiamo come all’inizio degli anni 80 ci hanno detto che una nova era glaciale era vicina. Poi, all’inizio degli anni 90 ci sono preoccupato dicendo che andavamo verso la desertificazione del pianeta. Alla fine degli anni 90 ci hanno parlato sul buco d’ozono, che si faceva grande, grande e alla fine se ci inghiottirebbe tutti. Quando questo buco si è chiuso hanno iniziato a parlare del riscaldamento globale che si produceva per il CO2. Quando questo è stato smentito, hanno iniziato a parlare del cambio climatico. Questo è molto più sottile perché qualsiasi cosa può essere attribuita al cambio climatico. Un’alluvione, una siccità, un terremoto, tutto si può attribuire al cambio climatico.

La verità è che da che il pianeta è nato, 4,5 milioni d’anni fa, sempre ha avuto cambio climatico, seno possiamo chiedergli ai dinosauri, o a tutti quelli paesi che tanti anni fa avevano il mare vicino, ma che questo sia colpa dell’uomo, è un’altra questione.
Se uno guarda attentamente verrà che ci sono tanti scienziati che guadagnano molto soldo con tutte queste teorie catastrofici, perché avere un titolo universitario non è garanzia di moralità. Questo unito ai nostri politici mafiosi e ignoranti fa che abbia così tanta gente che vive del soldo delle nostre tasse.

Sapete quanto guadagna Al Gore per ognuna conferenza che fa?

Tutto questo soldo potrebbe essere utilizzato per pulire il pianeta di così tanta immondizia.

domenica 15 novembre 2009

LA MEGLIO GIOVENTÙ



Questo fine settimana ho visto il film “La meglio gioventù”, che abbiamo scoperto grazie ad un caro amico nostro che ci ha parlato.

È un bellissimo film che mi raccomando entusiasticamente perché, oltre di spiegare la vita dei suoi personaggi dal 1967 al 2003, ti fa un giro per la storia d’Italia in questi anni senza giudicare né prendere parte. Ma l'opera diretta da Marco Tullio Giordana, non è una fredda disamina dei fatti che vanno dall'alluvione di Firenze del 1966 fino alle vicende di tangentopoli. Il regista milanese, ci racconta della contestazione giovanile del '68, della nascita del terrorismo, con le brigate rossi e del suo svilupparsi come un bubbone maligno, della crisi della Fiat all'inizio degli anni '80, di Tangentopoli, della protesta fiscale di un Bossi prima maniera, della strage del giudice Falcone e della sua scorta. E tutto questo lo fa con i personaggi che attraversano la storia con il coraggio di chi vuole tentare di cambiare qualcosa, di chi vuole modificare il presente per migliorare il futuro. Tra tutto ciò ti spiega anche l’apertura dei manicomi, la piaga dell’inquinamento industriale e l’accettazione dell’omosessualità come diversità e non come malattia. Mentre ti mostra una bellissima Italia da Roma a Milano passando per Palermo e Torino e finalmente la Toscana.

Mi ha fatto ricordare tante cose che abbiamo vissuto anche qui, nella Spagna.